La nuvola dei nomi è stata creata utilizzando le parole come: Fiammifero, Fiamma, Capocchia, Asticella di legno, Svedesi, da cucina, Cerino, Minerva e Fosforo.
L'ANATOMIA DELLA COSA Il fiammifero Familiare o "accendibile ovunque" si può dividere in due parti: Lo stelo di legno - la tipologia del legno può variare in base al luogo in cui viene prodotto, per esempio, Il legname utilizzato dalle aziende Italiane è il legno di pioppo bianco, l'utilizzazione di tale è preferita ad altre per la bianchezza della fibra, per la lavorabilità della materia prima e per il costo contenuto del prodotto. Capocchia di sesquisolfuro di fosforo - tale sostanza non è velenosa e può essere utilizzata per produrre fiammiferi accendibili per sfregamento su una qualsiasi superficie ruvida e che l'accensione di tali fiammiferi non avviene in maniera violenta Link: - https://it.wikipedia.org/wiki/Fiammifero#Fiammiferi_accendibili_ovunque - https://fiammiferitaliani.it/fiammiferi.html
LA COSA COME SIMBOLO Si può dire che la storia del fiammifero come strumento per creare fuoco sia iniziata nel XVII secolo. I progressi della tecnologia specialistica e della scienza, unito all'innalzamento del benessere, crearono le condizione per la ricerca di nuovi congegni per accendere il fuoco più economici da produrre e meno ingombranti da azionare dalla scatola contenente l'esca, l'acciarino e la pietra focaia. Soprattutto il diffondersi dell'abitudine di fumare creò una domanda più ambia di strumenti del genere. Si dice che il sociologo Herbert Spencer abbia definito il fiammifero "il più grande beneficio per l'umanità del XIX secolo". Può sembrare un'affermazione esagerata, ma l'idea che la ispira è che il fiammifero metteva il fuoco alla portata di tutti, in tutto il mondo, con un rischio minimo di incendi e a un costo che divenne in breve veramente insignificante. Nella seconda metà dell'Ottocento, il loro utilizzo si diffu...
CITAZIONI Autore: Alzani Editore-Pinerolo Titolo del libro: Garzigliana, Il santuario e il Castello di Montebruno Città: Garzigliana (TO) Editore: Alzani Editore-Pinerolo Anno: 1999 Pagina: 11-12 Guerra di successione al Marchesato di Saluzzo - Battaglia di Garzigliana E' il 1592. Le truppe francesi, comandate da Francesco di Bona Signor di Lesdiguieres, occupano Bricherasio e quindi Cavour. Il Duca Carlo Emanuele I di Savoia coi piemontesi pone il suo Quartiere generale al Castello di Montebruno. Si tenta di liberare Bricherasio. Ma respinti, vennero poi inseguiti. Il Cavaliere della Manta (Valerio di Saluzzo) mentre le truppe si schierano alla resistenza ed alla controffensiva sulla sponda del Chisone, lui coi suoi e la cavalleria scelta, nella retrovia si batte da leone e sulle rive del torrente Chiamogna, vien fatto prigioniero. Ma ormai i piemontesi sono pronti all'urto col nemico. E nelle Bodre (ove il Pellice e Chisone s...
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